Glossario del Golf

Ace – Vedi Hole in one Address – Posizione del corpo rispetto alla palla. “Prendere l’address sulla palla.” “Addressarsi“. Agente estraneo – Qualsiasi persona, cosa o animale che non faccia parte della partita, come uno spettatore, un osservatore, o un animale. Air shot – Colpo a vuoto. Mancare la palla nel tentativo di colpirla. (Ingl. Air shot; whiff). Albatross – Punteggio inferiore di tre colpi rispetto al par di una buca. Ad es. 1 colpo in un par 4. L’albatross segnato da Gene Sarazen alla buca 15 nel giro finale del Masters del 1935 passa per essere il più famoso colpo della storia del golf. Detto anche: doppio eagle. Alza-pitchmark – Attrezzo simile ad una piccola forchetta utilizzato per riparare i pitchmark. (Ingl. Divot fixer) Approccio – Colpo giocato in prossimità del green per avvicinarsi il più possibile alla buca. Consiste normalmente in un colpo con un wedge o in un chip. (Ingl. Approach). Arbitro – Addetto all’interpretazione ed applicazione delle regole durante una gara. (Ingl. Referee). Asta – Sottile paletto di metallo, recante una bandiera alla sommità, infilato nella buca per segnalare da lontano la posizione del green e della buca stessa. (Ingl. Flagstick, stick, pin). Le parole asta e bandiera sono per lo più usate come sinonimi. “Mettere palla in asta / Mettere palla in bandiera” “Custodire l’asta / Custodire la bandiera” “L’asta si trova a venti passi da bordo green“. Avant-green – Parte del fairway nelle immediate adiacenze del green. (Ingl. Apron; fringe). Backspin – Rotazione all’indietro della palla. Consente di fermare la palla immediatamente all’impatto con il green ed eventualmente di farla retrocedere in seguito al rimbalzo. (Ingl. Backspin, bite, action). Backswing – Prima parte dello swing, durante la quale si porta il bastone all’indietro volgendo le spalle al bersaglio. Banana – Soprannome per lo slice, la cui traiettoria richiama per analogia la forma del frutto. Bandiera – Bandiera recante il numero della buca attaccata alla sommità dell’asta. Le parole asta e bandiera sono per lo più usate come sinonimi. “Mettere palla in asta / Mettere palla in bandiera” “Custodire l’asta / Custodire la bandiera” “La bandiera si trova a venti passi da bordo green“. Bermuda grass – Tipo di erba particolarmente diffusa sui migliori campi da golf. Utilizzabile principalmente nei climi caldi o miti. Birdie – Punteggio inferiore di un colpo rispetto al par di una buca. Ad es. 3 colpi in un par 4. “Ho fatto birdie alla 4“. Bogey – Punteggio superiore di un colpo rispetto al par di una buca. Ad es. 5 colpi in un par 4. “Ho fatto bogey alla 4“. Bounce – Curvatura tipica della suola del sand wedge, disegnata per consentire al ferro di scivolare nella sabbia senza infossarsi. Buca – Termine ambiguo con cui si indica sia il “buco” nel terreno all’interno del quale si deve cercare di far cadere la pallina, sia il tracciato che dal tee porta al buco stesso. Il numero di buche in un campo da golf è sempre composto da un multiplo di 3 e varia in genere da 3 a 36, con grandissima preponderanza per i campi a 18 buche. (Ingl. 1, Cup; 2, Hole) Bunker – Ostacolo sabbioso, situato il più delle volte in una depressione del terreno. E’ particolarmente inviso ai principianti. Più raro il “bunker d’erba” costituito da una mera depressione del terreno, simile per forma a dimensioni al bunker tradizionale, ma privo di sabbia. Caddie – Portabastoni; svolge anche la funzione di consulente tecnico e strategico del giocatore durante la gara. Caddie master – Responsabile dei caddies e del deposito delle sacche. Calpestare, pestare – Camminare inavvertitamente sulla linea del putt di un compagno, danneggiando la superficie del green con i chiodi. Campo – Area adibita al gioco. (Ingl. Course). Campo pratica – Zona del campo dedicata alla pratica. Si tratta di una zona particolarmente larga e lunga in genere non più di 220 metri, attrezzata per giocare da postazioni fisse. (Ingl. Driving range). Carrello – Attrezzo utilizzato dai giocatori dilettanti per non dover portare la sacca sulle spalle. (Ingl. Pull cart). Cart – Automobilina il cui utilizzo è tristemente diffuso sui campi da golf e consentito nelle gare meno importanti ai giocatori seniores o a chi presenti un certificato medico. Chip – Colpo di approccio che si solleva di poco dal terreno e rotola a lungo. Si gioca in prossimità del green quando non è possibile giocare il putt. E’ un colpo di precisione che viene giocato con l’attitudine di imbucare o di avvicinarsi molto alla buca. Club fitting – Modifica delle caratteristiche tecniche del ferro (entro i limiti consentiti dal regolamento) per adattarlo alle caratteristiche personali del giocatore.. Clubhouse – Edificio che ospita la segreteria, gli spogliatoi, il ristorante, il deposito delle sacche ecc. Colpo – Swing effettuato con l’intenzione di colpire la palla. (Ingl. Shot, stroke). Colpo a correre – Colpo intenzionale che si solleva poco dal terreno e rotola a lungo. Colpo a vuoto – Vedi Airshot. Compressione – Durezza del nucleo della palla. Le compressioni più diffuse sono la 90 e la 100, la seconda delle quali si presta di più al gioco in condizioni di vento forte. Contrariamente a quanto si crede, la compressione non ha niente a che vedere con la distanza potenzialmente raggiungibile con una pallina. (Ingl. Compression). Consiglio – Consiglio riguardo alla strategia di gioco. Può essere dato solo dal caddie o da un compagno di squadra (partner). Le informazioni di pubblico dominio, come la lunghezza di una buca o la posizione di un bunker, non sono considerati consigli. (Ingl. Advice; tip). Course rating – Nel sistema di calcolo dell’handicap EGA, è il parametro che indica la difficoltà di un campo per i giocatori scratch in condizioni di campo e di tempo normali. Vedi anche slope rating. CBA – Correttivo giornaliero adottato per il calcolo dell’handicap in condizioni di gioco anormali e calcolato sul valore degli score del giorno. Custodire l’asta – Trattenere l’asta per mostrare ad un compagno che sta puttando la posizione della buca nei putt dalla lunga distanza e toglierla una volta eseguito il colpo per evitare che venga colpita dalla palla che sopraggiunge. (Ingl. To attend the flag; to tend the flag). Data – Si dice di palla talmente vicina alla buca da spingere l’avversario a concedere il colpo senza giocarlo. Ciò è possibile solo nelle gare match play o nel gioco informale. (Ingl. Gimmie). Dimples – Fossette circolari che costellano la superficie delle palline allo scopo di mantenere la traiettoria in volo. Ogni pallina ne ha in media dalle 250 alle 400 disposte simmetricamente in modo da offrire sempre lo stesso disegno all’aria, da qualsiasi punto la palla venga guardata. Divot – Alloggiamento naturale della zolla staccata durante l’esecuzione di un colpo che deve essere riparato ripiazzando la zolla stessa. L’etichetta impone di non creare divot con i colpi di prova. Dogleg – Buca a gomito, per cui dal tee non è possibile vedere il green. Doppio bogey – Punteggio superiore di due colpi rispetto al par di una buca. Ad. es. 6 colpi in una buca par 4. “Ho fatto doppio bogey alla 8“. Dormie – Si dice di un giocatore o di una squadra che in una partita a buche ha un vantaggio pari alle buche restanti da giocare, per cui può, nella peggiore delle ipotesi, perdendo tutte le buche rimanenti, pareggiare la partita. “Tizio vince la 16 e va dormie“. Vedi match play. Downswing – Parte intermedia dello swing consistente nella discesa del ferro dall’apice del backswing fino all’impatto con la palla. Draw – Colpo ad effetto con rotazione controllata da destra a sinistra (per i giocatori destrorsi). Si differenzia dall’ hook per il fatto di essere un colpo intenzionale e per l’effetto meno pronunciato. Vedi anche slice, pull, push. Driving range – Vedi Campo pratica. Droppare – Rimettere in gioco la palla lasciandola cadere per terra per ovviare ad un’ostruzione, un’ostacolo d’acqua, in caso di palla ingiocabile, in caso di palla persa ed in altre situazioni. Al droppaggio può essere associata una penalità. (Ingl. To drop). Drive – Legno 1. E’ il bastone con cui si sviluppa maggiore potenza a discapito della precisione ed è generalmente utilizzata per il colpo di partenza nelle buche più lunghe. La capacità di scegliere un bastone più facile del drive nei momenti delicati è una rara dote che denota saggezza. (Ingl. Driver). Driving contest – Gara speciale che si disputa talvolta contestualmente ad una gara di circolo assegnando un premio al giocatore che gioca il colpo di partenza più lungo, fermando la palla in fairway, in una determinata buca. Eagle – Punteggio inferiore di due colpi rispetto al par di una buca. Ad es. 2 colpi in un par 4. EGA – Acronimo per European Golf Association, con cui si indica convenzionalmente il sistema di handicap adottato in Italia a partire dall’1 aprile 2003. Il sistema EGA ha lo scopo di adattare volta per volta l’handicap di gioco alla difficoltà del campo, anziché far giocare lo stesso handicap su campi di difficoltà differente. A tal scopo a ciascun campo vengono attribuiti due indici rappresentativi della difficoltà che il campo presenta ai giocatori scratch ed ai giocatori di media abilità; i due indici, insieme all’exact handicap del giocatore sono le variabili di una formula matematica che restituisce l’handicap di gioco per il singolo campo. Vedi anche Course rating e Slope rating. Etichetta – Insieme di regole, scritte e non scritte, che hanno per oggetto la tutela del campo ed il rispetto del gioco e della concentrazione altrui. Tra le più importanti norme di etichetta: riparare i pitch mark, rastrellare i bunker, rimettere a posto le zolle, non danneggiare il campo con swing di pratica, non parlare o fare rumore durante il gioco di un compagno, non muoversi durante il gioco di un compagno, non stare lungo la linea di gioco di un compagno, muoversi velocemente negli spostamenti tra un colpo e l’altro, non rallentare il gioco, abbandonare il green senza indugio una volta terminata la buca, seguire sempre il volo della palla di un compagno ed aiutarlo nelle ricerche, concedere il passo alla partita seguente quando si rallenta il gioco. Non lanciare i ferri per aria od urlare in caso di colpo sbagliato è semplicemente una norma di buona educazione. (Ingl. Etiquette). Executive – Si dice di un percorso costituito solamente di par 3, dedicato per lo più all’insegnamento ai principianti. Explosion – Tecnica di uscita dal bunker che consiste nel colpire una grande quantità di sabbia sollevando, insieme ad essa, anche la pallina. (Ingl. Splash shot). Faccia – Parte del bastone che viene a contatto con la palla. (Ingl. Face) Fade – Colpo ad effetto con rotazione controllata da sinistra a destra (per i giocatori destrorsi). Il fade si differenzia dallo slice per il fatto di essere un colpo intenzionale e per l’effetto meno pronunciato. Vedi anche hook, pull e push. Fairway – Zona di erba accuratamente rasata che separa il tee dal green, circondata solitamente dal rough. Ferro – Bastone utilizzato per i colpi di distanza media e corta, caratterizzata dalla testa sottile. I ferri sono contrassegnati da numeri progressivi che ne indicano la potenza (ferro 1, ferro 2, ferro 3, ferro 4 ecc.); minore è il numero, maggiore è la potenza. I numeri dei ferri vanno dall’1 al 9; a questi si aggiungono i wedge. Il giocatore medio tira un ferro 3 a 180 metri ed un sand wedge a 60 metri. (Ingl. Iron; 3 iron, 4 iron ecc.). Finish – Parte finale e statica dello swing nella quale si volge il petto al bersaglio. Flappa – Errore che consiste nel colpire il terreno prima della palla sollevando una grossa zolla. (Ingl. Chunk, fat shot, sclaff). Follow through – Parte dello swing che segue immediatamente l’impatto con la palla. Fore – Urlo di pericolo lanciato quando un colpo storto si dirige pericolosamente nella direzione di una squadra in gioco su un altra buca. (Ingl. Fooooore!).. Foursome – Gara a coppie nella quale i membri della coppia giocano la stessa palla a colpi alternati. Fuori limite – Zona del campo interdetta al gioco delimitata da paletti bianchi. (Ingl. Out of bounds, OB). Gancio – Vedi Hook. Gioco corto – L’insieme dei colpi giocati in prossimità del green cercando di avvicinarsi alla bandiera e di imbucare. E’ la parte del gioco dove sensibilità e fantasia sono predominanti rispetto alla potenza ed alla tecnica. (Ingl. Short game). Gioco lungo – Parte del gioco dedicata al conseguimento della distanza più che alla precisione. Tipicamente l’insieme dei colpi giocati con i legni e con i ferri 1, 2, 3, 4, 5 e 6. E’ la parte del gioco che richiede in particolar modo potenza e doti tecniche. Giro convenzionale – Le buche che devono essere giocate in un determinato ordine per completare una gara. (Ingl. Stipulated round). Grafite – Minerale a base di carbonio utilizzato nella produzione di shaft, soprattutto per i legni. Gli shaft in grafite, essendo più leggeri degli shaft in acciaio, permettono di sviluppare maggiore velocità a discapito di una leggera perdita di regolarità in termini di lunghezza. Se quindi, a parità di condizioni, un colpo giocato con uno shaft in acciaio produrrà sempre la medesima distanza, un colpo giocato con uno shaft in grafite sarà affetto da una leggera varianza. Gli shaft in grafite, inoltre, assorbono meglio le vibrazioni, tutelando meglio le articolazioni. Gli shaft in grafite sono più costosi degli shaft in acciaio. Gli shaft in acciaio, per contro, avendo maggiore massa, garantisco più sensibilità rispetto agli shaft in grafite. Green – Zona di erba finemente rasata situata al termine della buca, all’interno del quale viene piazzata la bandiera. Più l’erba è tagliata finemente ed il green è secco più il rotolamento della palla diventa veloce, incontrollabile e soggetto alle pendenze. I green vengono tenuti secchi e rasati nelle gare di circolo importanti e nei tornei professionistici in modo da rendere particolarmente difficile il putt. Green fee – Quota giornaliera dovuta per giocare in un circolo del quale non si è soci. Green in regulation – Green nei colpi regolamentari. Green raggiunto con due colpi in meno del par. Prendere un green nei colpi regolamentari significa raggiungere i green dei par 3 con un colpo, i green dei par 4 con uno o due colpi ed i green dei par 5 con due o tre colpi. La percentuale di green in regulation è un indice dell’abilità nel gioco lungo in particolare e dell’abilità di un giocatore in generale. Greenkeeper – Esperto in agronomia che si occupa della manutenzione dell’erba, della scelta della semina e del tipo di taglio dell’erba. In questo modo il greenkeeper decide se i green debbano essere più o meno veloci (e quindi difficili da giocare) ed i rough più o meno folti. Greensome – Gara a coppie nella quale entrambi i giocatori giocano il colpo di partenza in ogni buca, scelgono il colpo migliore e continuano giocando un colpo a testa alternativamente. Grip – Impugnatura del bastone. E’ anche la posizione delle mani sull’impugnatura. Il grip, nella seconda accezione, è detto “forte” quando le mani sono entrambe ruotate verso destra rispetto alla faccia del ferro in modo che siano visibili le nocche della mano sinistra, e “debole” quando sono ruotate verso la sinistra. Handicap – Vantaggio relativo che ogni singolo giocatore ha rispetto al par del campo. Ad. es. un giocatore 34 di handicap, per giocare il proprio par su un campo par 72, dovrà giocare 106 colpi. Un giocatore 34 di handicap che giri il campo in 106 colpi ed un giocatore 24 di handicap che giri il campo in 96 colpi avranno la stessa posizione nella classifica netta (calcolata considerando l’handicap). Si chiama handicap anche l’indice di difficoltà di una buca, dove ” hcp 1″ indica la buca più difficile del campo ed “hcp 18” la buca più facile. Hook – Colpo ad effetto con rotazione pronunciata da destra a sinistra (per i giocatori destrorsi). Il più delle volte è involontario. E’ causato dalla faccia del ferro eccessivamente chiusa all’impatto. Vedi anche draw, fade, slice, pull, push. E’ detto anche “gancio”. Hole in one – Buca completata in un solo colpo, tipicamente in un par 3. In italiano “buca in uno”. Nei tornei professionistici, la buca in uno in una determinata buca è spesso premiata con un’automobile, mentre numerosi sponsor inviano omaggi ed attestati a qualsiasi dilettante che realizzi una buca in un uno nel corso di una gara ufficiale. E’ detta anche, più raramente, “ace”. Imbucare – Far cadere la palla in buca. (Ingl. To sink; to hole out; to get down). Impedimenti sciolti – Oggetti naturali non vegetanti, come foglie secche e sassi. (Ingl. Loose impediments). In bandiera – Si dice di palla che si ferma in prossimità della buca. (Ingl. Stony). Leggere il green – Studiare la pendenza del green allo scopo di intuirne l’influenza sul rotolamento della palla, osservandolo da più angolazioni prima di eseguire un putt o un approccio. (Ingl. Reading the green). Legno – Bastone con testa a forma di uovo troncato. Si usa per i colpi più lunghi. I legni sono contrassegnati da numeri progressivi che ne indicano la potenza (Legno 1, Legno 3, legno 4, legno 5 ecc.). Minore è il numero, maggiore è la potenza. Il legno 1 è detto “drive”, mentre gli altri legni sono complessivamente detti anche “legni da terra”. Al giorno d’oggi i legni non sono più fatti di legno, ma di metallo, da cui l’ossimoro “metal wood”. Lie – Posizione della palla rispetto al terreno e rispetto ai piedi. Si dice che la palla ha un buon lie quando giace su una porzione d’erba in buone condizioni. A seconda della pendenza del terreno si può avere un lie in salita o in discesa. Riferito ad un ferro indica l’angolo della suola del bastone rispetto allo shaft. Linea – Prolungamento in avanti ed all’indietro della linea tirata tra la palla e la buca. E’ buona norma di etichetta non stare mai sulla linea di gioco di un compagno, in particolar modo sul putt. Links – Campo caratterizzato da rought folti, fairway stretti, privo di alberi, generalmente sulle rive del mare, come i classici campi scozzesi. Alcuni tra i links più famosi sono l’Old Course di St. Andrews, Carnoustie, Royal Troon in Scozia e Pebble Beach e Cypress Point in California. Loft – Inclinazione verticale della faccia del ferro o del legno. Maggiore è il loft, minore è la distanza sviluppata dal bastone e più alta la traiettoria. I bastoni più potenti (i drive) hanno loft fino a 6°, i wedge più corti hanno loft intorno ai 60°. Lordo – Si dice di un punteggio a cui non é stato sottratto l’handicap. Un giocatore 18 di handicap che giri il campo in 90 colpi ed un giocatore 28 di handicap che giri il campo in 100 colpi hanno lo stesso punteggio netto di 72 colpi ma un punteggio lordo differente di 10 colpi. In ogni gara viene premiato con il cosiddetto “1° lordo” il giocatore che gioca il campo nel numero minore di colpi prescindendo dall’handicap; si tratta di un premio che spetta tipicamente ai giocatori migliori, diversamente dal “1° netto”. (Ingl . Gross score). Louisiana – Gara a squadre nella quale ogni colpo viene giocato dalla posizione del miglior colpo precedente di un membro della squadra. (Ingl. Scramble). Marcatore – Giocatore responsabile della marcatura dello score di un compagno di gioco. (Ingl. Marker). Marchino – Segnalino piatto utilizzato per marcare la posizione della palla in green prima di sollevarla. I giocatori più snob utilizzano, in luogo del marchino, una moneta di piccolo conio. Marshall – Nei tornei professionistici, persona addetta al controllo del pubblico. Match play – Gara a buche. Vince il giocatore che si aggiudica il maggior numero di buche, indipendentemente dal numero di colpi totali giocati. Il giocatore che ha una buca di vantaggio rispetto all’avversario viene detto “1 up”, rispetto all’avversario stesso (il giocatore che ha due buche di vantaggio “2 up” e così via). Specularmente, l’avversario viene detto “1 down”, “2 down” e così via. La partita match play termina quando un giocatore ha un vantaggio superiore alle buche restanti da giocare. Così un giocatore che ha tre buche di vantaggio quando restano due buche da giocare vince “3 e 2”. Vedi dormie. “Tizio è 3 up” “Tizio vince 3 e 2“. Mazza – Parola poco usata per indicare complessivamente i legni, i ferri ed il putt. (Ingl. Club). Medal – La più classica delle formule di gara: si contano i colpi e chi fa meno colpi vince. E’ la formula di gara più difficile ed intrigante, perché fino all’ultima buca è possibile rovinare quanto di buono si è fatto nelle buche precedenti, diversamente da quanto accade nella stableford. (Ingl. stroke-play). Mezzo colpo – Colpo giocato con uno swing ridotto o per controllarne la distanza o perché impediti ad effettuare uno swing più ampio, ad esempio a causa di un albero. (Ingl. Quarter shot). Nap – Inclinazione dell’erba. Giocare contro il nap rallenta la velocità della palla sul green e viceversa. (Ingl. Grain). Nearest to the pin – Nelle gare dilettantistiche, premio speciale assegnato a chi si avvicina di più alla buca con il primo colpo in un determinato par 3. Netto – Si dice di un punteggio a cui sia stato detratto il vantaggio dell’handicap. Un giocatore 18 di handicap che giri il campo in 90 colpi ed un giocatore 28 di handicap che giri il campo in 100 colpi hanno, ai fini della classifica un diverso punteggio lordo ma lo stesso punteggio netto di 72. Nelle gare di circolo vengono in genere premiati i primi tre punteggi netti di ogni categoria oltre al primo punteggio lordo assoluto. (Ingl. Net score). OB – Acronimo per Out of bounds. Vedi Fuori limite. Offset – Arretramento della faccia del ferro rispetto allo shaft (e quindi rispetto alle mani) tipica della maggior parte dei ferri sul mercato. Concede qualche frazione di secondo in più per riportare la faccia square al momento dell’impatto. Maggiore è l’offset di un ferro, più la palla tenderà ad andare bassa e a sinistra e viceversa. One putt – Putt imbucato al primo tentativo. Onore – Diritto a giocare per primi il colpo di partenza in una buca. Spetta a chi ha giocato la buca precedente nel minor numero di colpi. In caso di parità vale l’onore della buca precedente. Alla buca 1 l’onore è stabilito dallo starter. (Ingl. Honour). Ostacolo – Elemento permanente del campo finalizzato ad ostacolare il gioco, come un bunker o un ostacolo d’acqua. (Ingl. Hazard). Ostruzione – Qualsiasi cosa prodotta dall’uomo che ostacoli il gioco. Può essere movibile o inamovibile. In entrambi i casi è possibile ovviare all’ostruzione senza penalità. (Ingl. Obstruction). Oversize – Si dice della testa di ferri e legni di nuova generazione con superficie di impatto maggiorata in modo da consentire un maggiore margine di errore. Vedi Sweet spot, titanio. Overswing – Backswing eccessivamente lungo, che porta la testa del ferro, all’apice del backswing, a puntare verso il terreno anziché verso il bersaglio. Par – Numero di colpi ideale per concludere una buca. Una buca può essere par 3, par 4 o par 5 a seconda della lunghezza; le buche par 3 variano approssimativamente dai 70 ai 230 metri, le buche par 4 dai 220 ai 450 metri, le buche par 5 debbono essere superiori ai 415 metri. Il par del campo si ottiene sommando il par delle singole buche ed è normalmente di 72 colpi, più raramente di 71, 70 o 69 colpi, nei campi di 18 buche. “Ho fatto il par alla 4 e alla 5“. Passo – Diritto di sorpassare una squadra lenta che intralcia il gioco. “Chiedere il passo“, “Concedere il passo“. (Ingl. Playing through). Penalità – Colpo addizionale aggiunto allo score di un giocatore a causa di un’infrazione alle regole o di un droppaggio. Pestare – vedi Calpestare. Piano dello swing – E’ l’angolo su cui si deve muovere il bastone durante l’esecuzione dello swing, ottenuto tirando una linea tra la palla e lo shaft all’address. Vedi anche Flat e Upright. Piazzare – Regola in uso durante l’inverno o su un campo in cattive condizioni che consente di sollevare la palla in fairway, pulirla e piazzarla in un punto a scelta entro 15 centimetri, senza avvicinarsi alla buca. (Ingl. Preferred lie; winter rule). Pitch – Vedi wedge. Pitch and run – Colpo d’approccio giocato in modo da far rotolare la palla in seguito all’impatto con il green. Pitch mark – Danno causato dall’impatto della palla sulla superficie del green. Deve essere prontamente riparato. (Ingl. Pitch mark; ball mark). Pitching green – Green di pratica, dedicato esclusivamente alla pratica del gioco corto, escluso il putt. Si trova di solito presso il campo pratica. Prime nove – Le prime nove buche di un percorso. E’ un traguardo ideale passato il quale si inizia a redigere bilanci parziali, cullare vane illusioni, coltivare propositi di abbandono (Ingl. Front nine). Pro am – Gara nella quale uno o più dilettanti giocano insieme ad un professionista. Da non confondersi con l’Open che è un torneo professionistico alle cui qualificazioni sono ammessi anche giocatori dilettanti. Dal singolo score di ogni squadra si ricavano due risultati: quello individuale del professionista che va a formare la classifica di un torneo professionistico a sé stante e quello della squadra, che partecipa ad un torneo dilettantistico. Pro shop – Negozio, generalmente situato all’interno della clubhouse, dove è possibile acquistare o far riparare attrezzatura golfistica. Prova – Vedi Swing di pratica. Provvisoria – Palla che un giocatore può giocare, senza penalità, quando sospetta che la palla precedentemente giocata sia persa o fuori limite. (Ingl. Provisional ball). Pull – Colpo privo di effetto, generalmente involontario, che parte dritto verso sinistra (per i giocatori destrorsi). E’ causato da una traiettoria del ferro dall’esterno all’interno, con la faccia square all’impatto. Vedi anche fade, draw, slice, hook e push. Punch shot – Colpo controllato con traiettoria bassa, giocato principalmente in condizioni di vento forte o per passare al di sotto dei rami di un albero. Punta – Parte della faccia del bastone opposta al tacco. (Ingl. Toe). Push – Colpo privo di effetto, generalmente involontario, che parte dritto verso destra (per i giocatori destrorsi). E’ causato da una traiettoria del ferro dall’interno all’esterno, con la faccia square all’impatto. Vedi anche pull, fade, draw, slice, hook. Putt – Bastone utilizzato in green per fare rotolare la palla fino alla buca. (Ingl. Putter). Putting green – Green di pratica, dedicato esclusivamente alla pratica del putt. Si trova di solito presso il campo pratica. Vedi anche Pitching green. Putt per green in regulation – Indice statistico che consiste nella media dei putt giocati per buca, calcolata soltanto nelle buche in cui si è raggiunto il green con i colpi regolamentari. E considerato l’indice più affidabile dell’abilità nel putt perché si assume che riguardi in gran parte putt dalla media e lunga distanza. Quattro palle la migliore – Gara a coppie nella quale ciascun giocatore gioca la propria palla e si sceglie, buca per buca, il risultato migliore dei due membri della coppia. (Ingl. Best ball o Four Ball). R & A – Il Royal and Ancient Golf Club di St. Andrews, organo emittente le regole ufficiali per l’Europa, l’Asia ed il Commonwealth. Regole locali – Regole addizionali stabilite per regolamentare situazioni particolari che si possono verificare frequentemente in un determinato campo. Rough – Zona di erba alta che circonda la buca su tutti e quattro i lati. Il tipo di erba utilizzato nel rough e l’altezza media a cui viene tagliato sono uno degli elementi distintivi di un campo che ne determinano la difficoltà. Scanalature – Righe parallele incise sulla faccia di legni e ferri per imprimere il backspin alla palla. (Ingl. Grooves). Score – Carta segnapunti. Con il termine “score” si indica anche il punteggio ottenuto in una partita. Scratch – Giocatore con handicap pari a zero. Si dice anche delle gare dove ai fini della classifica si prende in considerazione solo il punteggio lordo, senza detrarre l’handicap. Seconde nove – Le seconde nove buche di un percorso. (Ingl. Back nine). Set – Una serie completa di ferri, dal pitch al ferro 3. “Ho comprato un nuovo set di ferri“. Shaft – Canna che collega il grip alla testa del frro. Può essere in acciaio o in grafite  ed è disponibile in diversi gradi di flessibilità. Shotgun – Gara nella quale tutti i partecipanti partono contemporaneamente da un punto diverso del campo, anziché ad intervalli dal tee della buca 1. Skin game – Gara, generalmente a due o a quattro giocatori, particolarmente in voga nelle esibizioni, che prevede un punteggio in palio per ogni buca progressivamente crescente . In caso di parità in una buca, il punteggio in palio si aggiunge a quello della buca successiva. Il giocatore che alla fine delle 18 buche ha totalizzato più punti (leggi “dollari”) vince. Slice – Colpo ad effetto con rotazione pronunciata da sinistra a destra (per i giocatori destrorsi). Il più delle volte è involontario. E’ causato dalla faccia eccessivamente aperta all’impatto. Vedi anche fade, draw, hook. Slope rating – Nel sistema di calcolo dell’handicap EGA, è il parametro che indica la difficoltà di un campo per i giocatori di handicap medio-alto in condizioni di campo e di tempo normali. Lo slope standard è di 113, uno slope più alto di 113 indica un campo più difficile della media per il giocatore medio e viceversa. Vedi anche Course Rating. Socket – Errore che consiste nel colpire la palla nel tacco, ovvero nel punto di attacco tra lo shaft e la testa del ferro. La palla parte nettamente verso destra con i ferri e verso sinistra con i legni. Da non confondersi con il push ed il pull, dove la palla è colpita con la faccia del bastone e parte sempre, rispettivamente, verso destra e verso sinistra, ma in modo meno marcato. Diversamente da quanto accade nel calcio, il colpo con il tacco nel golf è tutt’altro che un colpo di classe. (Ingl. Shank). Soft spikes – Chiodi in gomma che stanno progressivamente soppiantando i chiodi in metallo nelle scarpe da golf. Sopra – Numero di colpi di cui si è in svantaggio rispetto al par (nelle gare a colpi) o rispetto all’avversario (nelle gare match play). “Tizio è due sopra“. (Ingl. Up). Sotto – Numero di colpi di cui si è in vantaggio rispetto al par (nelle gare a colpi) o rispetto all’avversario (nelle gare match play). “Tizio è due sotto“. (Ingl. Down). Spin – La rotazione della palla lungo il suo asse durante il volo, sia in senso longitudinale che latitudinale. Lo spin latitudinale è causa del fade dello slice, del draw e dell’hook. Lo spin longitudinale è detto back-spin o top-spin a seconda del verso della rotazione. Square – Significa “dritto”. Si dice della faccia del ferro quando è perfettamente perpendicolare alla linea di tiro. Stableford – Formula di gara a punti nella quale il giocatore riceve un punto per ogni bogey, due punti per ogni par, tre punti per ogni birdie, quattro punti per ogni eagle e cinque punti per ogni albatross. Vince chi fa più punti. I punteggi si riferiscono ai risultati netti per buca, per cui, ad esempio, un giocatore 18 di handicap (che, essendo 18 le buche, ha un colpo di vantaggio per ogni buca) riceverà due punti per ogni par 3 concluso in 4 colpi, per ogni par 4 concluso in 5 colpi, per ogni par 5 concluso in 6 colpi e così via. La stableford è una gara più facile della medal perché i danni sono limitati in partenza, non esistendo un punteggio per buca peggiore del dobbio bogey, per cui un quadruplo bogey produce gli stessi danni di un dobbio bogey. E’ anche una gara più veloce perché il numero di colpi che ciascuno dei giocatori può giocare in una buca è limitato, mentre in una medal è teoricamente possibile che un giocatore faccia 10 colpi in un par 3 rallentando il gioco di tutte le partite che lo seguono. Per questi due motivi sta velocemente sostituendo la medal nei calendari delle gare, pur non avendone il fascino. Stance – Posizione del corpo rispetto alla palla. Si dice “aperto” quando le linee che passano per le punte dei piedi e per le spalle puntano a sinistra del bersaglio e “chiuso” quando puntano a destra del bersaglio. (Ingl. Stance; open stance; closed stance). Starter – Addetto all’organizzazione delle partenze dal tee della buca 1. Lo starter, in particolare, decide l’ordine di partenza, dà il “via libera” quando la squadra precedente è fuori tiro e commina le sanzioni per ritardo alla partenza. Stimpmeter – Strumento basato su un piano inclinato, usato dal greenkeeper per misurare la velocità dei green di un percorso. La palla viene posta all’interno di un apposito alloggiamento e quando lo stimpmeter viene inclinato ad un determinato angolo, questa rotola sul green. La distanza percorsa dalla palla viene misurata dallo stesso punto in due direzioni opposte, in modo da tenere conto della pendenza del green; la media delle due distanze dà la velocità del green. La USGA dà le seguenti indicazioni per i tornei dilettantistici: green lenti: 4.5 piedi; green medi: 6.5 piedi; green veloci: 8.5 piedi. Per lo US Open i parametri sono i seguenti: green lenti: 6.5 piedi; green medi: 8,5 piedi; green veloci: 10,5 piedi. Il record di velocità di un green che sia stato misurato è stato nel 1981 al Memorial Tournament di Muirfiled Village con 14 piedi. (Vedi Golf Digest, Ottobre 2001, p. 183). (Ingl. Stimpmeter). Sudden death – Spareggio ad oltranza che assegna la vittoria al primo giocatore che gioca una buca in un numero di colpi minore degli avversari. Assimilabile al “golden goal” del calcio. Sweet spot – E’ l’area centrale della faccia di un ferro o di un legno, all’interno della quale bisogna colpire la palla per ottenere potenza e precisione massime. L’imprecisione del colpo aumenta esponenzialmente man mano che ci si allontana dallo sweet spot. In termini fisici è il centro di percussione, ovvero il punto in cui, colpendo la palla, la testa non subisce rotazioni verticali o orizzontali. I legni ed i ferri oversize sono costruiti in modo da aumentare lo sweet spot a parità di peso. Swing – Movimento effettuato con il corpo allo scopo di colpire la pallina. Vedi Backswing, Take away, Downswing, Follow Through, Finish. “Tizio ha un bello swing. Swing di pratica – Swing fatto a vuoto senza l’intenzione di colpire la palla per provare il colpo che si intende giocare. Più frequente: “prova”. I giocatori meno sportivi tendono a spacciare per swing di prova i colpi a vuoto. “Fare una prova“. Tacco – Punto in cui lo shaft si unisce alla testa. (Ingl. Heel; socket). Taglio – Nei tornei professionistici, l’esclusione dal 3° e 4° giro dei peggiori in classifica dei primi due giri. “Passare il taglio“. “Tizio ha passato il taglio in 36 tornei consecutivi”. (Ingl. Cut; to make the cut). Tee – Piazzola di partenza situata all’inizio di ogni buca. Lo stesso nome indica anche il supporto in legno che si usa per mantenere sollevata la palla da terra quando si gioca il colpo di partenza di ogni buca. Terreno in riparazione – Terreno danneggiato segnalato da paletti blu o da una linea bianca, dal quale è possibile droppare senza penalità. Sinteticamente noto come “T.R.”. (Ingl. Ground under repair). Testa – Parte finale del bastone, destinata al contatto con la pallina. (Ingl. Head). Texas wedge – Putt giocato da fuori green. Timing – E’ la giusta sequenza di movimenti delle varie parti del corpo durante lo swing. Da non confondersi con il tempo. Titanio – Metallo più duro e più leggero dell’acciaio, che consente, a parità di peso, di produrre teste di dimensioni maggiori. E’ usato soprattutto nella produzione dei legni di ultima generazione. Vedi Oversize e Sweet spot. Toppata – Errore che consiste nel colpire la palla “in testa” ovvero nella parte superiore, con la lama del ferro. (Ingl. Blade shot; skull; thin shot; to top; to hit the ball thin). Tour – Serie di tornei professionistici. T.R. – Vedi Terreno in riparazione. USGA – United States Golf Association, la federazione americana del golf dilettantistico, organizzatrice, tra l’altro dello US Open. Volo – Parte principale della distanza compiuta da una palla, a cui segue il rotolamento. E’ preso in considerazione come condizione minima per superare un ostacolo. “Per passare l’acqua è necessario fare 150 metri di volo”. Nella misurazione di distanza di un drive, in particolare, la lunghezza del colpo può essere riferita solo al volo (Ingl. carry) oppure alla distanza totale (Ingl. carry and roll). Wedge – Ferri utilizzati per i colpi dalla breve e brevissima distanza e caratterizzati da un loft accentuato. I più diffusi sono il pitching wedge o pitch (normalmente con 52° di loft), il sand wedge (normalmente con 56° di loft), il gap wedge (con loft intermedio tra il sand e il pitch) ed il lob wedge (con 60° di loft). Il sand wedge ha generalmente un disegno della suola (bounce) che lo rende particolarmente adatto al gioco dalla sabbia.